Per chi ha seguito l’ambiente FOSS nell’ultimo periodo, l’esistenza di Mastodon non è una novità. Scritto da @Gargron e compatibile con GNUSocial, Mastodon ha portato una ventata di modernità nel mondo dei social network decentralizzati, e si sta configurando come una potenziale alternativa a Twitter.
Ad oggi si contano più di 1500 istanze, con più di 500mila utenti – hostate in larga parte da privati, con la notevole eccezione dell’istanza creata dal governo francese per i propri agenti di polizia. Ogni istanza è indipendente, con la propria comunità, il proprio stile ed il proprio insieme di regole, ma tutte insieme cooperano nel creare il fediverse.
Ciò che lo rende diverso dalle soluzioni centralizzate è la capacità di federarsi, cioè di scambiare post, immagini e video con altre istanze: quando un utente dell’istanza A segue un utente appartenente all’istanza B, tutti gli utenti di A vedranno apparire i post di quella istanza sulla propria “federated timeline”, una sorta di feed pubblico. Ed un’istanza dopo l’altra si può vedere la propria federated timeline riempirsi di messaggi, battute scontate, discussioni su serie TV, meta e persone che litigano.
Insomma, Mastodon potrebbe essere un nuovo Twitter; con meno utenti, ma senza pubblicità, senza tracking e con un minimo di privacy in più (per quanto si possa pretendere privacy da un social). Altri punti di forza sono la possibilità di mandare messaggi, chiamati “toot”, più lunghi (fino a 500 caratteri), la timeline ordinata cronologicamente, ed il layout in tre colonne ispirato da Tweetdeck.
Ed ovviamente, sentendone parlare non abbiamo potuto fare a meno di buttarci e creare un’istanza. Nonostante qualche difficoltà iniziale, dopo alcune ore era online Mastodontico, la prima istanza italiana che dopo una settimana vanta 150 utenti e più di 2000 post. Al momento, Mastodon è frequentato principalmente da geek e queer, con una grossa presenza francese e giapponese, ma continua ad espandersi e c’è posto per tutti, con una comunità abbastanza grande da essere interessante ma ancora abbastanza piccola da permettere di conoscere gli altri utenti.
Il progetto su GitHub è in continua crescita, con nuove release e nuove feature aggiunte ogni giorno, grazie alla collaborazione ed al lavoro di centinaia di persone. FOSS è anche e soprattutto questo: un esperimento sociale continuo, il villaggio che si raccoglie per costruire qualcosa che può essere utile a tutti. Uno dei nostri primi contributi è stato il supporto a Markdown da parte di @denvit, e la PR è in attesa di essere inclusa nel codice, ma c’è ancora molto che si potrebbe fare.
Mastodon non si basa su tecnologie nuove, né su idee particolarmente originali. Ma, fato o fortuna, sta riscontrando molto interesse, ha un discreto seguito e per ora molto potenziale: chi è interessato al software FOSS, preferisce self-hostare i propri servizi, o è solo stanco della negatività di Twitter o in disaccordo con le loro politiche potrebbe trovare una nuova casa nel fediverse.
Scritto da: /u/denvit, /u/blackdev1l, /u/CapacitorSet , @jacopofar , @mftrhu