Parlo di una realtà, che si può toccare con mano, una realtà che tutti usiamo ma che a nessuno (o quasi) interessa. Una realtà che riguarda tutti noi, non solo gli addetti ai lavori. La toccate quando usate sul vostro smartphone, la percepite quando inviate una mail, la notate quando acquistate online. Sono tutti (o quasi) strumenti, metodi e servizi basati su tecnologie FOSS (Free (and) Open Source Software ndr).
Ma adesso non parliamo della filosofia del FOSS ma di quello che davvero possiamo fare, noi come persone, per dare qualcosa in cambio. Non sono qui per tessere le lodi di una distribuzione piuttosto che un’altra, o di un progetto FOSS in favore di un altro, o ancora più in senso lato di un’attività di volontariato in favore di un’altra: porto semplicemente la mia esperienza, che spero vi stimoli alla partecipazione attiva nei progetti più importanti che tutti noi quotidianamente usiamo e non sappiamo perché o chi li mantiene.
Sono sempre stato un appassionato smanettone informatico, mai avrei immaginato di trovarmi all’interno di un progetto FOSS attualmente in attività. Ho iniziato per puro caso, qualche anno fa, dopo l’ennesima distribuzione GNU/Linux provata, decido di addentrarmi in una nuova esperienza con Fedora: tutto, a partire dal sito web, sia ufficiale dove scaricare l’iso, sia locale dove richiedere supporto, trasudava di un invito a partecipare al Progetto Fedora. Non sono né un traduttore per diletto, né uno sviluppatore di professione, né un comunicatore nato, eppure, attualmente sono nel team dei traduttori della distro Fedora: L10n/G11n, nel team dei fedora-websites e nei fedora-ambassadors.
Certo, ci sono persone molto più brave e molto più capaci di me e magari anche di molti altri che come me partecipano ad altri progetti FOSS: la differenza la fa il tempo dedicato a questi progetti.
Ho notato che più tempo riesco a dedicarci e più vengo ripagato, non in termini di denaro ovviamente, ma in termini di benessere interiore, come la cultura, la conoscenza e il sapere di esser anch’io parte di quella realtà che crea la realtà che noi tutti usiamo. Da qualche parte anni fa ho letto un articolo che diceva più o meno così: “Neolaureati, non sprecate il vostro tempo con stage non retribuiti in azienducole locali a fare fotocopie o portare i caffè. Sceglietevi un progetto open e buttatevici dentro a capofitto”: ecco, vi confermo che aveva perfettamente ragione.
Mi piace pensare che questo testo lo stiano leggendo dei neodiplomati, non siate timidi, non temete di non avere abbastanza competenze, scegliete il vostro progetto FOSS e contribuite attivamente, imparerete tanto e non vi basterà mai.
Nel dettaglio, per partecipare al Progetto Fedora, potete iniziare a dare uno sguardo qui e qui. Innanzitutto vi suggerisco di farvi un giro nel forum italiano di fedoraonline.it oppure su IRC #fedora-it su freenode, per iniziare a familiarizzare con altri user e contributori italiani. Successivamente, potete visitare questo simpatico sito che in base a semplici domande vi fa capire l’area di contribuzione più attinente per voi e vi rimanda direttamente alle pagine dei contributori o alla loro wiki per fare richiesta di ingresso.
Il passaggio fondamentale per partecipare a qualsiasi area di contribuzione del Fedora Project è registrare un FAS account, ovviamente dovrete accettare che tutti i contenuti da voi prodotti per il Fedora Project siano rilasciati in Copyleft (documentazione burocratica all’interno): createvi una chiave SSH se non l’avete già, per alcuni gruppi è fondamentale. Una volta scelta la vostra area di contribuzione, facendone richiesta in base alla loro regolamentazione interna, verrete contattati.
Di norma, vi dovrete creare una pagina sulla wiki di Fedora (la mia pagina) e dovreste registrarvi alle loro Mailing List, (esempio per il gruppo websites). Successivamente inviate una mail per presentarvi al gruppo, chiedendone l’accesso come contributore, specificando il vostro nick e le vostre “skills”. Mi raccomando: ricordate sempre di joinare i loro #channel IRC sempre su freenode.
Se proprio non sapete quale gruppo/area di contribuzione scegliere, vi consiglio di iniziate come traduttori, l’inglese ormai è abbastanza comune, non serve essere un livello madrelingua, anzi, se non lo siete vi aiuterà molto per migliorare il vostro inglese e sopratutto è uno dei pochi gruppi dove non si deve essere sponsorizzati da qualcuno all’interno, ma basta fare richiesta e si viene accettati (a meno di particolari trascorsi…).
La traduzione avviene tramite un metodo di stringhe… Magari in un prossimo articolo lo potrò spiegare nel dettaglio.
La questione più interessante di iniziare a contribuire in un progetto FOSS è che sarete in contatto con gente proveniente da tutto il mondo, dovrete confrontarvi con diverse personalità anche di un certo livello tecnico: per dirvi una sera mi son trovato a chattare su IRC con stickster (ex Project Leader del Fedora Project) e robyduck (attuale admin dei websites e membro del Council) ed insieme abbiamo trovato un bug nel makefile dei websites e risolto aggiungendo l’installazione di alcuni pacchetti necessari per la partecipazione al gruppo websites (diciamo che ho semplificato un attimo per evitare troppi tecnicismi nrd).
E’ stata davvero una bell’esperienza!
Scritto da: /u/veon_fpo
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